Il concetto di piante che crescono senza terra risale infatti al tempo preistorico, si pensi ai giardini pensili di Babilonia, alle inondazioni del Nilo che rendevano rigogliosi i campi, ai giardini galleggianti di Città del Messico: sono tutti esempi di coltivazioni fuori dal suolo del passato.
Il termine “acqua” deriva dal latino aqua,-ae che viene ricondotto alla radice indoeuropea ak- con il significato di piegare e pόnos, lavoro. Piegare il Lavoro.
Si tratta di un tipo di tecnica agricola nota anche come “l’arte di coltivare le piante nell’acqua”. Questa tecnica, che non usa la terra ma altri substrati, è vecchia come il mondo, ed è stata recuperata nel corso di questo secolo al fine di poter adattare il desiderio di fare orticultura organica ed intensiva.
Le piante sono coltivate in materiali diversi rispetto alla terra: argilla espansa, perlite, lapillo vulcanico, vermiculite, fibra di cocco, cubetti di lana di roccia, zeolite, tra gli altri. Si tratta in pratica di un substrato inerte e sterile. Oppure direttamente nell’acqua in modo verticale o in NFT.
A differenza di tutte le tecniche di coltivazione fuori dal suolo, l’Acquaponica tramite il ciclo dell’azoto trasforma ammonio ed ammoniaca prodotta dai pesci in nitriti e nitrati, principale nutrimento delle piante. Come evidenzia la letteratura scientifica, i microrganismi nitrificatori, che popolano l’ecosistema, oltre a rendere le piante più vigorose, accelerano le fasi fenologiche, la loro maturità che diventa anticipata e contemporanea, difendendo la pianta come se costituissero un vero e proprio un sistema immunitario. L’Acquaponica è la tecnica di coltivazione più redditizia che esiste.
Il ciclo dell’Azoto è il cuore dell’agricoltura organica e dell’Acquaponica. Ci sono diversi elementi chiave nel ciclo dell’Azoto, ma sono i batteri nitrificatori a fare la differenza. Una volta che i batteri nitrificatori, sono presenti in numero sufficiente, inizia la trasformazione dell’ammonio e dell’ammoniaca in nitriti e nitrati, potremmo quindi dire, che il sistema “possiede un ciclo”.
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L’Aeroponica nasce dalla necessità di movimentare il fertilizzante nello spazio, non potendo usare…
Il nostro ruolo è aiutarti a sfruttare queste tecniche per la tua impresa grazie la nostra formazione e i nostri franchising. Conosciamo i problemi ai quali vai incontro, difficoltà nel gestire le spese, nella lettura della legislazione e addirittura nel trovare i terreni più adatti. Vogliamo offrirti anche la possibilità di coltivare in urban farms, recuperando capannoni industriali dismessi, su tetti o in serra.
Noto come lo “Yoda” dell’Acquaponica, il ricercatore senior di fama internazionale Dott. Nick Savidov, è coinvolto da oltre un decennio nel campo della ricerca sull’Acquaponica.
I suoi studi in Biologia Molecolare Vegetale all’Università di Alberta sono proseguiti con tale successo da portarlo ad assumere il ruolo di guida del programma provinciale di ricerca sulle serre a Brooks. Qui ha lavorato a stretto contatto con i ricercatori dell’acquacoltura del Lethbridge College, rendendo la transizione dal Crop Diversification Center, che da oltre 50 anni opera anche nel settore della coltivazione fuori dal suolo, all’Aquaculture Centre of Excellence senza soluzione di continuità.
Su richiesta del cliente, ogni progetto viene accompagnato da un Cash Flow dell’impianto o da un Business Plan.
Di seguito i grafici per i risultati che delineano come l’acquaponica sia superiore a tutte le tecniche di coltivazione e come anche all’interno delle applicazioni dell’acquaponica, ci siano delle soluzioni più produttive di altre.
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