Acquaponica e basilico

E’ possibile coltivare due di kg di basilico per m2? Senza troppi giri di parole la risposta fortunatamente è si. Ci sono però delle condizioni fondamentali affinchè si possa arrivare a questo straordinario risultato. La nostra proposta di acquaponica porta esattamente a questi successi garantendovi l’ 80% in meno di lavoro e l’90% in meno di acqua utilizzata.

I vantaggi dell’acquaponica

L’acquaponica, come già chiarito nell’introduzione, usa: meno acqua, energia, lavoro e produce più cibo e meno carbonio rispetto le coltivazioni tradizionali. Da non sottovalutare che scegliere I’acquaponica è la scelta migliore per il pianeta e per il proprio futuro finanziario. Nel dettaglio:

  • Permette di coltivare diverse coltivazioni all’interno di una piccola area essendo così efficiente e efficace sul costo
  • Il risparmio enorme di acqua avviene attraverso il suo stesso riciclo nel processo di evaporazione
  • Le piante crescono fino al 50% più velocemente
  • Le coltivazioni maturano più velocemente e allungano la loro fase di fruttificazione
  • Si stima che per ogni 453 gr di pesce si ottengono dai 6 agli 11 kg di verdura
  • L’acquaponica usa un terzo deII’energia della coltivazione tradizionale perché non c’é utilizzo di chimica e fonti fossili

Questi sono i primi punti chiave, ma i vantaggi non finiscono qui, infatti il ritorno sull’investimento è clamoroso: un’azienda agricola tradizionale genera profitti interessanti in 8 anni, seguendo le nostre strategie in massimo 3 anni il punto di pareggio viene già superato.

Coltivazione verticale

La vertical farming, letteralmente “fattoria verticale”, è un concetto che ha sconvolto l’agricoltura negli ultimi 15 anni. Le colture vengono messe in strati sviluppati in verticale e impilati tra loro. Già da questa breve introduzione, iniziamo a capire perché è veramente possibile coltivare 2 kg di basilico per m2 . Le coltivazioni verticali sono molto interessanti poichè permettono di utilizzare terreni di dimensioni inferiori rispetto le classiche coltivazioni. Prima conseguenza, da non sottovalutare, è che la flora e la fauna locale è maggiormente tutelata e conservata.

Ulteriore punto a favore è che si tratta di coltivazioni che sfruttano sistemi chiusi ad aria filtrata. Primo evidente vantaggio: il rischio di contaminazione delle colture diventa piuttosto basso. Inoltre non vengono usati pesticidi ed erbicidi, in quanto non sono necessari proprio perchè è un sistema fortemente controllato. I prodotti derivanti sono allora da considerare biologici al 100% grazie al mancato ingresso di erbe e parassiti.

Lavorare in altezza significa sfruttare luoghi prima inimmaginabili che permettono per giunta la produzione a km0, ad oggi tanto decantata. In ultimo non dimentichiamo che attraverso queste tecniche possiamo coltivare anche prodotti fuori stagione, quei famosi due kg di basilico per m2 sono in potenza disponibili tutto l’anno.

Come nasce la coltivazione verticale

La rivoluzionaria invenzione si deve ad un professore della Columbia University, Dickson Despommier. Siamo nel ’99 e lo studioso insieme ai suoi allievi, aveva progettato una coltura del genere, con l’obiettivo di: soddisfare il fabbisogno alimentare di circa 50 mila persone. In realtà questo enorme progetto non fu mai realizzato, ma diede l’input decisivo alla realizzazione delle vertical farm. Il progetto, così potenzialmente interessante, aveva suscitato l’interesse di diversi governi in tutto il mondo; nel 2009 fu ufficialmente realizzato il primo impianto di coltivazione verticale nel Regno Unito. In questo caso si trattava di una coltura urbana che mirava alla produzione di cibo per animali.

Non di secondaria importanza, divenne anche un modo per sensibilizzare riguardo la possibilità di risparmiare terra e realizzare un’agricoltura maggiormente attenta all’impatto ambientale e al mantenimento della biodiversità.

La nostra coltivazione verticale

La ZipGrow é una tecnologia idroponica verticale brevettata, che rende dalle 2 alle 7,5 volte in più dello standard deII’ industria agricola. Queste torri sono costituite da un involucro rigido che contiene il multifunzionale “Matrix Media” ovvero un substrato di coltivazione con filtro meccanico e biologico. Come tutti gli impianti da noi realizzati, usa plastiche di alta qualità sicure per tutte le applicazioni alimentari: infatti non contengono sostanze chimiche emollienti come ftalati o il Bisfenolo A.

II substrato di coltivazione é fatto da PET ricicIato-1 (un poliestere ottenuto da bottiglie di plastica riciclata) ed é rivestito con un legante di ossido di silicone per evitare la degradazione. E’ riutilizzabile e progettato per durare a lungo e riesce ad ospitare una moltitudine di comunità microbiche benefiche.

Con questo impianto garantiamo un buon movimento deII’acqua ed elevata superficie biologica (BSA). II colore scuro fornisce il controllo delle alghe. II substrato combina 4 funzioni: substrato di coltivazione, areazione, filtro meccanico e filtro biologico.

Il basilico e le altre piante

Lattuga: 95 kg/ m2 ogni anno

Bietola: 75 kg/ m2 ogni anno

Fragole: 4,9Kg/ m2 ogni mese

Basilico: 1.88 kg/ m2 a settimana rispetto i soli 0.15 kg/ m2 della tradizionale coltivazione a terra.

Concentrandoci sul basilico, file rouge di questo articolo, possiamo analizzare il seguente grafico:

tabella produzione basilico

Le torri verticali permettono una produzione di basilico, molto spesso neanche lontamente paragonabile a quanto ottenuto con altre coltivazioni

Basilico ed erbe aromatiche

In termini di resa annua lorda in Kg/m2 per Ie erbe aromatiche, ragioniamo che installiate 4 torri per metro quadro. In questo caso, II basilico dolce avrà una produzione lorda annuale pari a 116 Kg/m 2, seguono il prezzemolo e I’erba cipollina, rispettivamente a 83 e 80; 71Kg per metro quadro è la resa annua lorda di finocchio e coriandolo, 67 per l’origano e a chiudere la classifica la salvia e il rosmarino, rispettivamente con 24 e 20 kg/m2.

Come crescere i due kg di basilico

Ecco qualche pratico consiglio per coltivare il basilico in acquaponica: bisogna innanzitutto tenere sotto controllo il pH e la temperatura dell’acqua. Il primo deve essere compreso tra 6.0 e 7.0, mentre la temperatura fra i 20 e i 25°C. Questo consente di ridurre lo stress delle piante e l’incidenza delle malattie. Piccola attenzione, nel caso di temperature superiori è necessario aumentare la quantità di ossigeno disciolto. La raccolta inizia quando le piante raggiungono i 15 cm di altezza e continua per 30-50 giorni circa. Massima attenzione a maneggiare il tutto con cura per non danneggiare le foglie.

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Per approfondire i temi trattati:

https://www.firstonline.info/basilico-in-acquaponica-un-metodo-sostenibile-e-produttivo/

https://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/verdura/vertical_farming.htm