Stop allevamento in gabbia

Stop all’allevamento in gabbia. Il primo ok arriva dall’Emilia-Romagna. In Regione è stata approvata una mozione che impegna la giunta. La decisione è figlia anche del volere popolare, infatti sono già state raccolte 1,4 milioni di firme in tutta Europa di cui 90 mila solo in Italia. La richiesta è semplice: “Liberate gli animali d’allevamento dalle gabbie in cui stanno rinchiusi”. Questa la richiesta avanzata dai Verdi e il Pd. Ovviamente il passaggio sarà graduale, ma aver trovato ad esempio l’appoggio di grandi nomi quali Barilla e Ferrero, da ancora maggior risalto all’iniziativa.

Stop alle gabbie per milioni di animali

Stiamo parlando di oltre 50 mila scrofe, di quasi 2,5 milioni di galline per la produzione di uova a cui si aggiunge 1,5 milioni di pollastre cresciute per diventare ovaiole. Per ciò che riguarda il settore avicolo, su 225 allevamenti, 45 usano le gabbie, pari 27%, se si considerano le galline adulte, mentre, se si guarda alle pollastre, sono 22 gli allevamenti con gabbia su 96 (23%). L’altra grande parte di questa modalità costrittiva riguarda i conigli. In questo caso l’uso della gabbia è invalso nell’87% dei casi, vale a dire in 48 allevamenti su 55.

Sono soddisfatta – dichiara la consigliera Verde Silvia Zamboni – è ormai chiaro che questi sistemi di allevamento, oltre a minare il benessere degli animali, ne compromette la salute rendendo necessario l’uso di antibiotici che poi ritroviamo nelle carni che mangiamo. Oltretutto, li espone all’attacco di virus e batteri che possono essere trasmissibili all’uomo“.

Il volere dell’Europa

Lo stop all’ allevamento in gabbia, arriverà nel 2023. È quanto confermato dalla Commissaria europea alla salute Stella Kyriakides, che ha così risposto positivamente alla richiesta della petizione dei cittadini europei sull’eliminazione definitiva degli allevamenti in gabbia di conigli, galline e altri animali da cortile.

L’ iter legislativo dovrebbe iniziare nel 2023 e terminare nel 2027 con l’entrata in vigore della legge. La commissione europea è stata convinta della bontà del progetto perché questo è un modo per migliorare la qualità della vita, non solo dell’animale, ma anche del consumatore stesso. Il produttore “crea” un prodotto migliore, rende la filiera più sana e il cliente finale mangia in maniera salutare. Questi sono i circoli viziosi che l’Europa deve continuare a proporre e lo stop dell’allevamento in gabbia, é un ottimo punto di partenza per avvicinarsi alla sostenibilità del sistema.

Il sostegno della commissione

Ovviamente questo passaggio anche se scaglionato nel tempo, implica uno sforzo ed un impegno economico di tutto il sistema veramente importante.  Quindi il progetto dell’Europa è favorire una transizione equilibrata ed economicamente sostenibile. Saranno allora esaminate misure di sostegno specifiche anche per i settori correlati, quali il commercio, la ricerca e l’innovazione.

Le alternative all’allevamento in gabbia sono già utilizzate con ottimi risultati in diversi Stati membri e si dovrebbero sviluppare, migliorare e incentivare sistemi alternativi. Ma per garantire condizioni di parità per gli allevatori in tutta l’Unione europea, i deputati hanno concordato che è necessaria una legislazione comunitaria.

Come funzionerà lo stop alle gabbie

La stop graduale all’allevamento in gabbia dovrebbe essere basato su un approccio per specie che tenga in considerazione le caratteristiche di ogni animale. Si prevedono quindi sistemi di stabulazione adatti alle singole esigenze. Ovviamente prima di qualsiasi cambiamento legislativo, il settore deve ricevere un sostegno adeguato e un periodo di transizione per il progressivo adeguamento.

Sarà infine fondamentale sostenere gli agricoltori, aiutarli ad adottare pratiche più sostenibili e fornirgli servizi di consulenza e formazione. Non dimentichiamo, la necessità di incentivi e programmi finanziari per evitare sia una perdita di competitività che una eventuale delocalizzazione della produzione verso paesi che non rispettino i principi di sostenibilità.

Agricotura2punto0, la condivisione del progetto

Come ogni iniziata che porti benessere, sostenibilità e redditività ci trova favorevoli. Ogni nostra pratica è già svolta in quest’ottica, per questo siamo a favore dello stop all’allevamento in gabbia. Noi amiamo e rispettiamo gli animali e da tempo stiamo lottando a favore della sostenibilità.

Per approfondire i temi trattati:

https://www.fanpage.it/attualita/stop-agli-allevamenti-in-gabbia-nel-2023-arrivera-la-proposta-dellue/

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2021/05/05/news/allevamenti_animali_gabbie_liberazione-299528118/

Sito Europarl