“La pandemia di coronavirus sta avendo un impatto senza precedenti sulla nostra società e sulla nostra economia. Nonostante le difficoltà da affrontare, i nostri agricoltori e tutti gli attori della catena di approvvigionamento alimentare dell’UE ce la stanno mettendo tutta per continuare a sostentare l’Europa. La Commissione europea andrà avanti a sostenere gli agricoltori e i produttori alimentari, collaborerà con gli Stati membri dell’UE e prenderà tutte le misure necessarie per garantire la salute e il benessere dei cittadini europei.” Janusz Wojciechowski, commissario europeo per l’Agricoltura, sui sostegni per il settore agroalimentare.
Il mondo è cambiato in questo ultimo anno e centinaia di iniziative sono state prese per porre fine ad una crisi senza precedenti. Per quanto riguarda attività strettamente legate al nostro settore, sono state approvate in Consiglio dei Ministri le misure proposte dal Ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, e inserite nel Dl Sostegni Bis in materia di agricoltura.
“I provvedimenti adottati – spiega una nota – dimostrano la centralità della filiera agroalimentare nell’agenda del Governo con circa 2 miliardi di euro destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e l’occupazione di giovani e donne, a cui vanno aggiunte una serie di misure di semplificazione amministrativa.“
Due miliardi sono una cifra molto interessante, ma non bisogna dimenticare il grande numero di attori in ballo: le misure più importanti riguardano in primis il bonus per i lavoratori stagionali. A seguire troviamo, gli stanziamenti per sostenere gli strumenti di gestione del rischio, gli indennizzi per le gelate, oltre ai sostegni al settore della pesca. Per fare maggior chiarezza, gli indennizzi a fondo perduto saranno destinati:
Il Decreto Legge Sostegni bis, approvato lo scorso 20 maggio, ha previsto una serie di misure che interessano l’agricoltura e la pesca, in precedenza escluse. Come si legge nell’articolo 68 del Decreto, ai lavoratori dell’agricoltura sarà erogato dall’INPS un bonus da 800 euro una tantum; questi non devono essere titolari, al momento della presentazione, di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o di una pensione.
Invece, ai pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, sarà destinato un bonus di 950 euro per il mese di maggio 2021, a condizione che essi non siano titolari di pensione o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata Inps.
I bonus per i settori dell’agricoltura e della pesca sono erogati dall’INPS previa richiesta da presentare entro il 30 giugno 2021. La domanda per usufruire di questi incentivi può essere fatta tramite il portale dell’Istituto, Caf o enti di patronato.
Questa indennità, si legge nella norma citata, presenta le seguenti caratteristiche:
In questo momento di grande fermento e rinnovato interesse per il settore dell’agroalimentare, vogliamo ricordarvi che da sempre i principi di sostenibilità e produttività hanno guidato le nostre logiche aziendali. Grazie allo sfruttamento dell’acquaponica garantiamo una diminuzione del lavoro e un aumento del guadagno. Non sottovalutiamo poi neanche l’aspetto ergonomico, andando a proporre coltivazioni verticali e la riscoperta delle urban farm.
Grazie il nostro supporto che va dall’ideazione del business plan all’ingresso nel nostro franchising, vogliamo anche aiutarvi ad affrontare in maniera meno complicata possibile la cosiddetta transizione4.0 alla base dei sostegni per il settore agroalimentare.
In un mondo così globalizzato ci sono misure proveniente da vari organismi internazionali. La commissione si è dovuto occupare di tanti temi durante questa pandemia, con tutte le difficoltà del caso. Anche i sostegni al mondo dell’agroalimentare rientrano nei punti chiave del progetto previsto dall’Unione. Una misura temporanea consentirebbe alle nazioni europee che dispongono di fondi restanti per lo sviluppo rurale di utilizzarli a favore degli agricoltori e delle piccole imprese agroalimentari. Questa misura dovrebbe fornire un sostegno immediato ai soggetti più colpiti dalla crisi.
Per stabilizzare il mercato riducendo temporaneamente l’offerta disponibile, la Commissione concederà aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari (latte scremato in polvere, burro, formaggio) e per le carni (bovine, ovine e caprine). Questa misura consente il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un minimo di 2-3 mesi ed un massimo di 5-6 mesi.
La Commissione, come evento straordinario, ha autorizzato la deroga ad alcune norme in materia di concorrenza per i settori del latte, dei fiori e delle patate. Tale concessione permette agli operatori di organizzarsi autonomamente e di adottare misure di mercato al proprio livello per un periodo massimo di 6 mesi. Nel settore lattiero-caseario, ad esempio, potranno pianificare collettivamente la produzione di latte, mentre in quello dei fiori e delle patate potranno ritirare i prodotti dal mercato. Sarà inoltre consentito l’ammasso da parte di operatori privati. Le oscillazioni dei prezzi al consumo saranno attentamente monitorate per evitare effetti pregiudizievoli.
La Commissione consentirà inoltre una certa flessibilità nell’attuazione dei programmi di sostegno al mercato per quanto riguarda: il vino, i prodotti ortofrutticoli, le olive da tavola e l’olio d’oliva e l’apicoltura. E’ stata offerta questa apertura per limitare l’offerta disponibile poiché bisogna assolutamente riequilibrare i mercati. Inoltre, consentirà di riorientare le priorità di finanziamento verso le misure di gestione della crisi.
Ultimo, ma non per importanza una nuova flessibilità della PAC. Sia i paesi che gli agricoltori stanno incontrando difficoltà pratiche nel soddisfare alcuni requisiti della PAC, perciò la Commissione intende aiutarli con una serie di misure concrete. Ad esempio la proroga della scadenza per la presentazione delle domande di pagamento di un mese.
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https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/farming/coronavirus-response_it