La situazione, i numeri e le problematiche attuali

Durante questo mese abbiamo provato a farvi conoscere nel dettaglio la biodiversità. Essendo oggi la giornata mondiale della biodiversità, vogliamo definire chiaramente il concetto, prima di raccontarne i numeri e le problematiche attuali. E’ la ricchezza della vita sulla terra, ovvero tutto ciò che esiste ma non è stato creato o modificato dall’uomo. Si include quindi: gli esseri umani, gli animali, i vegetali, i microorganismi ed il materiale genetico.

L’agrobiodiversità, tematica a noi cara, comprende tutte le componenti della biodiversità che sono rilevanti per l’agricoltura; dalla varietà degli animali, delle piante e dei microrganismi necessari a sostenere le funzioni degli ecosistemi agricoli, alla loro struttura e i loro processi. La FAO, inoltre, estende la definizione alla dimensione socio-economica e culturale. Considera le conoscenze tradizionali come parte integrante della biodiversità agricola poichè le popolazioni che appartengono a culture diverse utilizzano le risorse ambientali in modi diversi.

I numeri della biodiversità

Il WWF conta di 1 milione e 700 mila specie viventi scoperte e descritte, ma ne stima in realtà oltre 12 milioni. Tra le specie note, le animali sono circa 1.318.000 (2.500 pesci, 9.800 uccelli, 8.000 rettili, 4960 anfibi, 4.640 mammiferi), 10.000 di batteri, 72.000 di funghi, 50.000 di organismi unicellulari e 270.000 di piante.

L’ISPRA – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientalestima che in Italia:

  • Ci siano 58.000 specie animali, di cui molte specie endemiche, cioè originarie del territorio
  • La fauna terrestre conta circa 42.000 specie note, il 10% delle quali endemiche
  • Le specie che hanno il loro habitat in acqua dolce sono quasi il 10% dell’intera fauna, arrivando quasi a 5.500
  • Troviamo oltre 9.000 specie di fauna marina, ovvero la maggior parte delle specie riscontrabili nel Mediterraneo
  • La nostra flora vascolare (cioè la vegetazione dotata di radici, fusto e foglie) comprende quasi 7.000 specie, il 16% delle quali endemiche
  • Le foreste coprono circa un terzo del territorio nazionale;

Problematiche attuali

Bisogna rendersi conto che perdere la biodiversità vuol dire mettere a rischio la nostra vita e quella delle generazioni future. In questa giornata mondiale della biodiversità vogliamo sottolineare che comportamenti non sostenibili porteranno a:

  •  perdere una fonte di risorse naturali fondamentali per le necessità e le attività umane
  •  indebolire il nostro alleato più prezioso contro quanto di deleterio stiamo facendo al clima       
  •  privarsi dei principi naturali cruciali per la produzione di attuali e future medicine
  •  aumentare la desertificazione del pianeta
  • sprecare la capacità di immagazzinare e rigenerare depositi di acqua potabile

Per tutti questi motivi l’unione Europea e l’ONU mirano a realizzare entro il 2050 una società climaticamente neutra dotata di un’economia circolare ad inquinamento zero e festeggiare veramente con immensa soddisfazione la giornata mondiale della biodiversità.

Cosa possiamo fare per preservare la biodiversità. Il nostro compito è quello di adottare comportamenti quotidiani ecosostenibili, su tutti: utilizzare con cura l’acqua, prediligere il consumo di alimenti stagionali e locali, ridurre il consumo di energia, riusare gli oggetti e ridurre al minimo la produzione di rifiuti. Questi semplici consigli possono essere parte della soluzione. Per approfondire il tema inerente al cibo, ci sono altri piccoli gesti consigliati per la nostra salute e il benessere di tutti: ridurne lo spreco compostandone gli avanzi, ridurre gli imballaggi sfruttando ad esempio dei sacchetti riutilizzabili ed evitare le plastiche monouso.

Qual è allora il metodo più diretto per preservare la biodiversità? Risposta facile ma non scontata, usarla. Prendiamo il caso dei semi antichi, l’utilizzo degli stessi vuol dire fare in modo che continuino a vivere, vengano curati, custoditi e continuamente rigenerati. E noi lavoriamo anche in quest’ottica cercando di impegnarci per il rispetto dell’ambiente e la tutela di questa materia prima. Sfruttando i principi dell’acquaponica cerchiamo di salvaguardare anche tali semi.

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Per approfondire le tematiche trattate proponiamo: